E’ la pratica di rivolgere l’attenzione alla parte più profonda di sè stessi. La parola tibetana per la meditazione “Gom” esprime il “familiarizzare con il proprio Sé”, mentre quella sanscrita “Dhyana” è da interpretare come “contemplare, meditare”. Meditazione, nel contesto dello yoga non significa “pensare” a qualcosa, ma piuttosto il contrario, cioè gradualmente permettere alla mente (attraverso una specifica tecnica) di arrivare a calmare il proprio flusso, favorendo così il riposo dai pensieri. Questa pratica ci porta a svelare il grande mistero della vita, cioè che in questa forma umana siamo anche divini. Quando in meditazione portiamo la mente in quiete, siamo attratti verso la presenza della nostra stessa natura più profonda.
Il semplice atto di sedersi con l’intenzione di “meditare” è meditazione.